COME E’ ANDATA A SCUOLA? Cambiare domanda per conversare con i nostri figli.
Settembre, suona la campanella, riapre la scuola e per tante famiglie italiane significa organizzare la giornata in base agli impegni scolastici ed extrascolastici dei propri figli. I primi giorni hanno sempre un grande ascendente nella vita degli studenti: si ritrovano gli amici ed i compagni di classe, si sceglie il banco e i vicini di banco, si rincontrano i professori e si riparte pieni di buoni propositi.
Quali sono le loro priorità?
La maggior parte delle loro energie andrà indirizzata a rafforzare un senso di appartenenza ad un gruppo, dove cercare appoggio, trovare rifugio, essere accettati ed instaurare rapporti di amicizia o di coppia. Non ci sarà nient’altro di più importante che affermare un’identità e difendere una reputazione nei confronti del proprio contento sociale. Ogni giorno la priorità sarà quella di costruire relazioni, superare prove, affrontare sfide, vivere nuove emozioni e sentimenti.
Come intercettare i loro interessi?
Lo studio, gli sport, la musica sono tutti mezzi e non fini per raggiungere il loro scopo, quello di dare un senso alla propria esistenza, guadagnare la fiducia e il rispetto degli altri. E’ un percorso faticoso, snervante e pieno di ostacoli, oggi amplificato dall’ esposizione digitale della nostra vita quotidiana. Ovviamente tutto ciò avviene durante le lezioni, in cui gli insegnanti cercano di portare avanti il loro programma didattico. Poi arriviamo noi a casa con le nostre domande di rito:
NOI LORO
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Come è andata a scuola? “bene”
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Cosa avete fatto oggi? “le solite cose”
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Cosa ti ha detto l’insegnante? “niente”
E se provassimo con altre domande?
Proviamo per un attimo a “metterci nei loro panni”. Rientrati da scuola, dopo essere stati tutto il giorno sotto assedio, seduti in un banco e bombardati da ordini, verifiche, compiti, provocazioni, attacchi verbali e minacce, forse quello che cercheremmo è solo un po’ di pace e tranquillità in cui riposarci e rigenerarci. Quindi con pazienza, senza dare nessun consiglio e magari dopo un iniziale silenzio, provate a porre domande inaspettate. Siamo sicuri che i vostri figli noteranno un cambiamento e questo potrà indurli a vedervi sotto un’altra luce, quella di chi è li per comprendere, confortare e sostenere.
Sono degli esempi e siete liberi di formulare la domanda aperta che più si addica alla vostra situazione.
Buona conversazione da tutti noi di Form-Action.
- Cosa ti ha fatto sorridere oggi ?
- Qual è stata la cosa più divertente che ha detto l’insegnante ?
- Dimmi una cosa interessante che hai imparato oggi ?
- C’è stato qualcuno che ha fatto arrabbiare i tuoi amici ?
- Chi hai aiutato in classe oggi ?
- Qualcuno dei tuoi compagni ha fatto qualcosa di buffo ?
- In che cosa ti sei sentito fiero di te oggi ?
- Secondo te che lezione che hai fatto oggi sarebbe piaciuta anche a me ?
- C’era qualcuno triste o preoccupato a scuola oggi ?
- Che parole nuove hai imparato ?
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