ASCOLTARE IL CLIENTE: una bibliografia dedicata alle relazioni commerciali
Quando scegliamo un libro gli occhi si soffermano sulla copertina, le mani sul peso delle pagine mentre l’orecchio sul trovare un significato per noi valido alle prime parole che leggiamo.
Nel momento che ne apriamo uno è importante sfogliare la bibliografia. E’ sempre posizionata alla fine ma vi possiamo trovare il DNA di quanto scritto. L’elenco di autori e pubblicazioni ci dà subito una misura della ricerca e dello studio affrontati per la stesura del testo. Nel mio caso, ci sono voluti cinque anni per esplorare la letteratura dedicata ed elaborare una guida per tutti coloro che desiderano farsi strada nel commercio attraverso l’ascolto.
Per dare risalto e comunicare il valore del lavoro svolto, ho pensato di:
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scattare qualche foto accanto alla pila dei libri da me studiati;
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registrare un video in cui mostrare i titoli e le copertine;
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contare il numero di pubblicazioni selezionate;
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contare il numero di autori riportati nel libro;
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contare il numero di pagine lette;
Provo a raccontarvi come sono riuscito ad arricchire la bibliografia del mio libro e renderla uno strumento di lettura per chi come me apprezza il dono della sintesi.
Da dove si parte?
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Attraverso i motori di ricerca ed i portali di editoria mi sono procurato una lista di titoli inerenti l’ascolto, la comunicazione, le pubbliche relazioni e le tecniche di vendita.
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E’ seguita una lettura di quarti di copertina, recensioni e presentazioni varie per scartare i libri non attinenti con il mio progetto.
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La bibliografia di ogni libro acquistato è stata a sua volta una fonte per la scelta di altri testi. In questa maniera ho potuto documentarmi su più di:
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70 pubblicazioni;
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80 autori;
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7000 pagine.
Come si scrive una bibliografia?
Piuttosto che lasciarla per ultima, ho cominciato a scriverla subito, aggiungendo in ordine alfabetico le pubblicazioni che man mano mi avviavo a leggere. Per la struttura della bibliografia, oltre a prendere spunto dai testi letti, ho fatto riferimento a quanto appreso all’Università per scrivere la mia tesi. Ho quindi riportato il cognome dell’autore, la prima lettera del suo nome, l’anno di pubblicazione, il titolo (in corsivo), la città ed infine la casa editrice. Ecco un esempio:
Manieri, R. (2021), Ascoltare il cliente, Pesaro.
In questo caso non compare la casa editrice, perché è stato autopubblicato. Ci sono comunque diverse indicazioni su come impostare l’ordine e l’estensione delle informazioni richieste. E’ opportuno consultare più testi per poter scegliere ciò che più si addice al proprio progetto.
Vi invito a seguire i nostri podcast per approfondire insieme i testi che più di altri hanno guidato la stesura di questo libro.