Riccardo Spendolini ci racconta la sua esperienza di tirocinio
Iniziamo il 2020 con un’intervista a Riccardo Spendolini, studente iscritto al Corso di Laurea triennale in Scienze Umanistiche, Discipline letterarie, artistiche e filosofiche dell’ Università di Urbino. Riccardo è appassionato di sport e ha deciso di svolgere un tirocinio in marketing digitale, per poter lavorare nel mondo della comunicazione sportiva. In Form-Action gli abbiamo proposto di aiutarci a seguire la comunicazione multicanale di Raffaella Manieri e della sua Academy di calcio femminile.
Che cosa ti ha spinto a svolgere un tirocinio presso Form-Action?
L’idea è nata dalla consapevolezza di trovarmi di fronte a un contesto dinamico, ordinato, produttivo e ricco di professionalità cui attingere a piene mani. Nel corso del tirocinio ho ricevuto diversi consigli pratici e contributi alla mia attività di feed e monitoraggio di blog e canali social di una calciatrice professionista.
Quali argomenti hai potuto approfondire durante la tua esperienza?
Nel corso del tirocinio ho potuto mettere in pratica la mia esperienza di giornalista e mi è stato permesso di gestire l’ufficio stampa del brand Raffaella Manieri. Mi sono occupato di:
- redigere un piano editoriale seguendo le linee guida sia dell’Academy sia dell’ufficio stampa dell’ AC Milan;
- produrre contenuti per il blog attraverso ricerche di dati ed informazioni sul calcio femminile, sia a livello locale che internazionale;
- intervistare persone direttamente coinvolte in questo sport;
- scrivere post per i social network (Facebook, Instagram e Linkedin);
- monitorare e valutare le interazioni prodotte da questi ultimi, adattando così giorno dopo giorno la strategia comunicativa.
Qual è l’aspetto che più ha valorizzato il tuo tirocinio?
Sicuramente lo spirito di adattamento: la definizione quotidiana della strategia comunicativa di Raffaella Manieri si inserisce proprio in questo contesto. A questo proposito ho allestito interviste a figure del calcio femminile a livello nazionale e locale, ho seguito le attività di RaffaManieri Academy con articoli specifici e ho seguito le gare dell’AC Milan con una reportistica costante a vantaggio degli utenti Facebook e Linkedin.
Che cosa hai portato a casa alla fine del tirocinio?
La pianificazione costante, un maggior spirito di adattamento, la possibilità di interfacciarsi con protagonisti del calcio femminile sul piano nazionale e locale. Inoltre ho preso consapevolezza della complessità del monitoraggio delle numerose attività in cui è impegnata un’atleta professionista. Nel caso di Raffaella Manieri ho potuto lavorare nella regia della comunicazioni dei suoi profili ufficiali, quelli della sua scuola di formazione ed infine delle Pink-Arzilla, squadra di calcio femminile a Pesaro che grazie alla supervisione di Raffaella sta offrendo un’opportunità di carriera a tante bambine del nostro territorio.
Quali consigli vuoi suggerire alle aziende che vogliono ospitare studenti per tirocini?
L’unico consiglio che voglio fornire è quello di mantenere un simile livello di professionalità e puntualità nei confronti dello studente: quest’ultimo difficilmente si scorderà dell’esperienza maturata. A questo proposito sono rimasto molto colpito dai tanti consigli quotidiani e spunti pratici che fanno la differenza per la riuscita di un lavoro. Grazie a tutti.
Da sempre riteniamo che i tirocini siano importanti opportunità per introdurre gli studenti al mondo del lavoro e alle sue regole. Le convenzioni che abbiamo stipulato con gli atenei del nostro territorio ci consentono di mettere a disposizione la nostra struttura agli studenti che vogliono rendere quest’esperienza un trampolino di lancio per il loro futuro professionale.