Intervista a Giorgio Forte, titolare di Progettolegno Srl
Che cosa ti ha spinto a iniziare a lavorare con Gianni?
Quello che ogni giorno mi spinge a fare il mio lavoro, cioè percorrere strade che non conosco, incontrare persone che non incontrerei, affiancarmi di coloro che mi permettono di alzare il livello e di affrontare nuove sfide.
Perché proprio Gianni?
A differenza di altri, fin dal primo momento che l’ho incontrato, ho sentito qualcosa d’istinto che gli altri non mi hanno trasmesso. Diversi mi avevano sconsigliato di affidarmi a lui perché era un consulente, quindi una sorta di “sanguisuga”. Io ovviamente sono abituato a fare di testa mia… e oggi ho le prove che il mio istinto aveva ragione. Ad oggi ci frequentiamo da cinque anni, e ho avuto la riconferma conoscendo anche la sua famiglia, i suoi collaboratori ed altri imprenditori che stanno lavorando con lui.
Da dove siete partiti?
Siamo partiti dalla base, Gianni ha un notevole bagaglio di esperienza commerciale “di strada” che poteva essere messo a disposizione alla nostra area commerciale. Io credo che quando tu immetti intelligenza in un gruppo, qualcosa accade a prescindere da dove questa interverrà.
Su cosa avete lavorato?
Abbiamo iniziato sul capitale umano presente, immediatamente dopo ci siamo dedicati a formare figure commerciali che potessero far crescere l’azienda.
Ad oggi qual è un traguardo?
Identificare un traguardo netto è riduttivo, abbiamo aperto un ufficio a Riccione, e abbiamo ampliato l’organico commerciale. Ci sono state tante piccole crescite che hanno portato a creare un bagaglio di esperienze aziendali a cui però possiamo attingere ogni giorno.
A te come imprenditore, che cosa ti ha trasmesso?
Gianni per me è lo specchio, è quella persona che mi attiva pensieri dove il mio pensiero non si è mai avventurato. Essendo quotidianamente calato nella mia realtà aziendale, ho necessità di essere stimolato da una figura esterna, questo è il vero valore di Gianni. Lui non è chiamato ad intervenire sulle competenze specifiche di settore, ma ad agire come alter ego dell’imprenditore, dandomi la possibilità di migliorarmi strada facendo e a volte anche di non espormi in prima linea.
E oggi in cosa ti senti più preparato?
Gianni ti coinvolge da subito, è difficile da raccontare a parole. Ricordo quando ci siamo incontrati, quando abbiamo deciso di lavorare insieme, quando abbiamo incontrato i nuovi commerciali, quando abbiamo aperto i nuovi uffici, quando abbiamo chiuso contratti importanti. Grazie alla sua vasta cultura empirica un confronto con lui ti dà la possibilità di approfondire e analizzare le diverse dinamiche e alla fine la tua sensibilità cresce sotto diversi aspetti.
Sulla gestione della squadra, come ha lavorato in PROGETTOLEGNO?
E’ un percorso di crescita, la presenza di Gianni è una condizione sine qua non. Abbiamo affrontato insieme alti e bassi sia nella pianificazione che nella gestione delle relazioni interpersonali. Sono molto legato alla bontà ed ai valori di Gianni, lui non perde mai le staffe, riesce a confrontarsi con me anche nei momenti più critici e di questo ne giova tutta l’azienda. La sua professionalità non è solo legata al fatto che sa condurre una rete vendita, ma al fatto che riesce costantemente a confrontarsi con l’imprenditore.
L’azienda cosa ne ha giovato?
Noi stiamo andando verso un’azienda, che un giorno possa camminare senza la mia presenza. Stiamo imparando ad entrare nella psicologia del cliente, nel gestire trattative, nel creare terreno fertile affinché i commerciali diventino i migliori del mercato. Puntiamo a prendere la leadership sul territorio e stiamo lavorando per formulare il format più congeniale.
Un imprenditore come dovrebbe accogliere Gianni?
Gianni è un valido combattente, una persona competente, un alleato di fiducia, ti arricchisce sotto tutti i punti di vista. Grazie alle sue capacità di analisi, ti porta su terreni che per abitudine non sei abituato a esplorare.
Un difetto?
Io sono cresciuto tanto con Gianni, ma lui ha un’agenda e da consulente non può essere sempre presente.