In che maniera ascoltiamo?
Leggendo l’articolo potrai subito verificare il tuo ascolto.
Ogni giorno siamo impegnati a comunicare con altre persone attraverso molteplici canali e, grazie all’ascolto, a decodificare tutti i messaggi a noi indirizzati. Ci adoperiamo ad “ascoltare” durante una conversazione, una telefonata, una trasmissione radio, un programma in tv, sul web, nel tempo libero, in famiglia, a scuola come al lavoro. Allo stesso tempo siamo noi a richiederlo in determinati momenti, quali un confronto, un chiarimento, una delega, una visita, una richiesta di aiuto, una preghiera.
Così facendo siamo impegnati a rendere partecipi i nostri interlocutori in una distribuzione d’informazioni, influenzata da innumerevoli fattori che determineranno il risultato del nostro ascolto.
Prendiamo l’iniziativa di concettualizzare questo passaggio definendo due situazioni opposte: una in cui ascoltiamo per rispondere ed una in cui ascoltiamo per comprendere. Le dinamiche che si instaureranno in entrambe le situazioni porteranno la comunicazione a sviluppare due risultati differenti.
Il tempo e l’attenzione saranno due fattori determinanti per decidere quale strada percorreremo. A questo punto non resta che chiarire l’obiettivo che ci poniamo per entrambi i fattori e raccoglierne i frutti a fine comunicazione. Pur restando in ascolto si sarà generata una sostanziale differenza tra chi si è impegnato a rispondere e chi a comprendere.
La domanda sorge spontanea: come facciamo a definire in quale maniera abbiamo ascoltato?
La soluzione è già codificata nel testo ma non esplicitamente scritta.
Il nostro QUIZ online sull’ascolto vi fornirà la risposta, effettualo subito qui.