ASCOLTA: quali tuoi sogni non hanno ancora un prezzo?

DICEMBRE ci prepara al nuovo anno, alle nuove sfide e alle nuove opportunità che ci riserveranno le prossime stagioni. Sono giorni di chiusura, di festa e di ritrovi con persone a noi care e l’ascolto può aiutarci a riconoscere i punti di forza e i punti critici dell’ecosistema di relazioni che viviamo. Calendario e libro alla mano vi propongo questo allenamento, con l’augurio di innescare il cambiamento che più desiderate.

La domanda scelta per DICEMBRE è la seguente:

quali tuoi sogni non hanno ancora un prezzo?

Parole chiave:

tuoi: ciò che ti appartiene, che ti riguarda, che ti qualifica;
sogni: pensieri, fantasia, immaginazione;
prezzo: cifra, idea di spesa, costo;

Questa domanda interroga il valore che attribuiamo ai nostri sogni. Riformulandola possiamo chiederci cosa resta senza prezzo nella nostra vita. I sogni scuotono le coscienze, spingono all’azione, guidano le persone. Sono una fonte inesauribile di energia. Se ascoltati possono aprirci a nuove riflessioni, farci immaginare un altro futuro, connetterci con altre persone che condividono lo stesso cammino. Proviamo a sintonizzarci con le seguenti domande.

1° esercizio

quali cambiamenti siamo pronti ad accogliere?

Saper ascoltare aumenta le possibilità di scelta e la sfera delle nostre azioni. Esplorare nuovi stimoli, ricercare nuove verità, rivedere le nostre certezze possono accrescere la nostra fiducia nel futuro. Ad esempio:

quali relazioni riaccendono la nostra curiosità?
Quali situazioni ci fanno sognare ad occhi aperti?
Chi può aiutarci a cambiare punto di ascolto?

Damico (2016) ci ricorda che la biologia ci dà reazioni mentre la cultura ci dà opzioni. Una cultura dell’accoglienza ci consente di riconoscere tempo e spazio agli altri, alle loro esperienze e riflessioni, accettare e valorizzare le diversità. In una società che vuole tutto e subito, l’ascolto può aiutarci a cambiare i paradigmi e realizzare ciò che per molti sembra impossibile.

2° esercizio

Che cosa può aiutarci a credere nel futuro?

Incertezze, difficoltà e preoccupazioni possono minare la nostra “fabbrica dei sogni”, l’attività mentale che ci proietta in rappresentazioni immaginarie di fantasia. Nell’immediato queste visioni possono apparircisenza senso, ma chi prova a dar loro ascolto, può scoprire nuove dimensioni della realtà che ci circonda ed orientarci verso un domani. Esempio:

Che cosa ci ricordiamo dei nostri sogni?
Quali sensazioni e riflessioni riescono a generare?
Con chi possiamo provare adinterpretarli?

Nel cap.9 VERSO UNA CULTURA COMMERCIALE, aiuto i lettori ad intercettare in anticipo le manifestazioni di un cambiamento. Per chi ha il libro in mano, può approfondire come guadagnare fiducia attraverso una cultura dell’ascolto.